Cosa vedere al lago d'Orta: l'Isola di San Giulio

A ogni Lago, i suoi tesori: Orta San Giulio

“Ogni lago ha la sua leggenda…”

Gianni Rodari

L’Isola di San Giulio, il cui nome varia al variare dei dialetti regionali (in piemontese ìsola ëd San Giuli, in lombardo Isola de San Giuli), è l’unica isola del Lago d’Orta che fa parte del comune di Orta San Giulio, in Piemonte.

Offre ai suoi visitatori momenti di riflessione, introspezione e distensione.

L’Isola di San Giulio, il gioiello del lago d’Orta

Lunga 275 metri, larga 140 e con un perimetro di circa 650 metri l’isola di San Giulio è un gioiellino da visitare in giornata. Spiccano la basilica di San Giulio e l’Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae. La tradizione, contenente riferimenti storici, vuole che questa sia la centesima e ultima basilica fondata da San Giulio, originario dell’isola di Egina in Grecia, che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita all’evangelizzazione del Lago D’Orta.

Cosa vedere al Lago d'Orta: Basilica di San Giulio
Basilica di San Giulio vista dal lago d’Orta

La facciata  è visibile navigando sul lago e oggi fa parte del monastero delle monache benedettine. La basilica conserva un aspetto romanico nonostante le modifiche seicentesche ed è costituita da tre navate con volte a crociera. Il pavimento originale delle tre navate, distrutto fra il 1835 ed il 1840, era costituito da un mosaico di pietre bianche e nere che formavano disegni rappresentanti i segni dello Zodiaco e le visioni di San Giuseppe. A partire dal 1300 la Basilica è stata ricoperta di affreschi, lo stile appartiene ad un’arte popolaresca attribuita alla dinastia dei Cagnola, presente in molte chiese e cappelle del lago d’Orta.

Cosa vedere al lago d’Orta: il Monastero Mater Ecclesiae dell’Isola di San Giulio

Il Monastero Mater Ecclesiae è stato invece fondato dalle monache benedettine di clausura che tutt’ora lo abitano. La loro quotidianità è basata sulla preghiera, sul lavoro, sull’obbedienza, sulla povertà e sull’umiltà. La preghiera inizia alle 4.50 del mattino e la giornata prosegue con lo studio e con varie attività manuali. Tra queste, nel Monastero, si svolge un’importante attività di restauro di tessuti antichi (vesti sacre, arazzi, ecc.) affiancato dalla ricerca costante in tale campo. Vengono prodotti manualmente i tessuti con l’ausilio di antichi telai, trova spazio la pittura ed il confezionamento di ostie e pane. Lo scopo di queste attività è quello di fornire alla comunità dell’Isola i mezzi di sostentamento primari.

Cosa vedere al lago d'Orta: una monaca benedettina al Monastero Mater Ecclesiaesull'Isola di San Giulio
Monastero Mater Ecclesiae: una monaca benedettina intenta a dipingere

La collocazione del Monastero sull’Isola accresce la sensazione di lasciare in lontananza le cose terrene per accedere ad un mondo fatto di spiritualità e pace interiore: così diverso dalla nostra vita, a volte troppo frenetica e al tempo stesso così affascinante e misterioso. Le monache offrono ospitalità ai turisti e se volete provare un’esperienza spirituale unica, questo è il posto giusto. Inizialmente solo sei, oggi le monache sono oltre sessanta.

“Ogni lago ha la sua leggenda” come scriveva nel 1936 il grande autore delle Favole al Telefono, Gianni Rodari, originario di Omegna sul lago d’Orta. Un tesoro di piccole dimensioni ma di grande valore l’Isola di San Giulio che ha ispirato le menti poetiche più brillanti. Non a caso, la prima badessa dell’abbazia benedettina Mater Ecclesiae dell’Isola di San Giulio, Maria Cànopi, era una nota scrittrice e storica italiana.

Balzac e Montale trovarono in questo luogo magico l’ispirazione per le loro opere divenute oggi capolavori della letteratura internazionale.

La giornata mondiale della poesia, il 21 marzo di ogni anno, creata nel 1999 e patrocinata dall’UNESCO, trova sul lago d’Orta una delle sue massime espressioni (non mancano anche le letture itineranti nel bosco).

L’Isola di San Giulio e la via del Silenzio

Il fascino dell’Isola è già racchiuso nel nome della sua unica via: la via del silenzio.

Cosa vedere al lago d'Orta: la via del silenzio sull'Isola di San Giulio
La via del silenzio sull’Isola di San Giulio

Passeggiando troverete alcune incisioni sul tema della meditazione che esprimono la sua importanza per ritrovare l’armonia interiore. Poeti, artisti, filosofi come Friedrich Nietzsche sono rimasti ammaliati da questo luogo. Imprenditori come Cristoforo Benigno Crespi, operante nel settore tessile, nel 1879, ha costruito sui terreni di Orta San Giulio un’elegante villa. Negli anni Trenta, la villa diventa la meta prediletta di numerosi poeti, industriali e membri dell’aristocrazia fino al Re Umberto I di Savoia. Oggi Villa Crespi è un albergo di lusso e ristorante del celebre cuoco stellato Antonino Cannavacciuolo.

Un tesoro l’Isola di san Giulio, da visitare (almeno) una volta nella vita.

Consigli utili

Per visitare l’isola di San Giulio è necessaria una giornata.

È possibile partire da Orta, ogni 15 minuti troverete comodi battelli al costo di 4,50 euro (andata e ritorno). Per garantire il trasporto sono necessari almeno 3 passeggeri. È possibile inoltre svolgere delle mini crociere sul Lago D’Orta che prevedono come sosta finale l’Isola di San Giulio, al costo di 6 euro, con ritorno ogni 15 minuti (per garantire il trasporto sono necessarie almeno 10 persone). Infine, potete scegliere di visitare anche le ville storiche che si affacciano sul Lago d’Orta. Anche in questo caso è compresa la sosta finale all’isola di San Giulio, con ritorno ogni 15 minuti. Il costo è a partire da 9 euro (per garantire il trasporto sono necessarie almeno 10 persone).

Se desiderate provare un’esperienza unica, potete soggiornare sull’Isola nel Monastero, aperto a tutti, laici, religiosi, coppie, piccoli gruppi.

Budget stimato

Per l’intera giornata: 50 euro (incluso il trasporto da Orta all’Isola di San Giulio).

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